Marvel IT presenta
#89 – Battaglia senza onore o umanità
Parte 1
di Fabio Furlanetto e Mickey
Nei
pressi dell'Empire State University
E' una giornata "no" per Peter Parker, e nonostante parte della sua
frustrazione dipenda in gran parte dal suo alter ego, non trova modo migliore
per scaricare la tensione che tornare a casa dal lavoro nel suo costume da Uomo
Ragno.
Sotto la maschera, è livido. E' stato allegramente gabbato dai Sinistri
Sei. Non solo facendo una magra figura con i Fantastici Quattro, ma si è
beccato anche una sfuriata di Malakov per la sua assenza, e negli ultimi giorni
sta trascurando la piccola May per star loro alle calcagna.
Uno dei buoni propositi dell'anno in corso è stato "Non vergognarti
di chiedere aiuto". Non sempre funziona, come il Quartetto gli ha poc'anzi
dimostrato, ma che regole sarebbero senza eccezioni? E' ragionevolmente sicuro
che le ragazze, a casa, non avranno niente da ridire se tarderà di qualche
minuto a causa di una deviazione verso SoHo.
Deve andare a trovare Maureen Goodwin, sempre più nota come Catalyst. Sulla
carta, è uno degli esseri umani più potenti della città, e altrettanto
inesperta. Incidentalmente, ha un buon ascendente su di lei, quindi perché non
sfruttarlo? Può essere la persona giusta per rintracciare - e neutralizzare
- una volta per tutte i Sinistri Sei.
Di certo non è un sintomo di un'invidiabile integrità psichica il fatto che
vada a parlarle dopo aver staccato, dopo aver passato la giornata nella stessa
facoltà in cui Maureen studia. Non poteva mica chiederle di usare i suoi nuovi poteri
nei panni del "professor Parker", no?
Del resto, questi sono gli inghippi dal minor prezzo, quando si hanno due
identità.
Del resto, se si hanno due identità, quale integrità psichica si può
pretendere?
The
Lusty Leopard
Il Coordinatore non può fare a meno di pensare
quanto sia caduta in basso la Grande Mela se uno smidollato come Richard Fisk e
un altro grande obeso come Jimmy Six sono i più autorevoli boss criminali della
città. Tiene ben celata questa sua
opinione, sicuro del fatto che possa rigirarseli come preferisce - o
sbarazzarsene ancora più facilmente, nel caso facessero i duri.
-Un cocktail?- offre, intorno al tavolino del suo sorvegliatissimo privée. Una
donna in topless è già pronta a poggiare un bicchiere di Harvey Wallbanger ma
viene prontamente stoppata:
-Preferisco fare accordi in piena lucidità...
Di soppiatto, Jimmy Six ingolla i due bicchieri previsti per sé e il suo socio.
-...potremmo andare al sodo della tua proposta?
Pur indispettito dalla mancanza di convenevoli dell'ospite, il Coordinatore si
sistema sulla sua poltrona e si sporge in avanti verso i due colleghi:
-E' molto, molto semplice. Non ci pestiamo i piedi a vicenda. Voi fate il bello
e il cattivo tempo con i vostri giri di semplici umani, genezero e comuni
mortali. Io guiderò invece tutto il super-crimine.
-Mmm. Interessante. Da quando hai questo genere di ambizioni?
Il boss mascherato respira profondamente. Deve
mantenere la calma, di fronte a certe provocazioni e allusioni, se vuole
quagliare. Se Fisk ha intenzione di giocarsi la carta della sua identità
segreta, non vivrà a lungo.
-I super-criminali sono una quota imprescindibile della mala di questa città,
non chiedi poco - interviene Jimmy Six.
-Esatto- dà man forte Richard, prima di cambiare direzione -Eppure, dobbiamo
ammettere che se te ne facessi carico, sarebbe tutto sommato una rogna in meno.
I supercriminali catalizzano l'attenzione dei supereroi e delle forze
dell'ordine, e per di più sono poco gestibili. Avremmo le mani più libere su
tutto il resto. Sei d'accordo, Jimmy?
-Il ragionamento non fa una grinza.
-E' un sollievo avere la vostra collaborazione.
Come avete preventivato, gestire gli altri super-criminali è un impegno a
trecentosessanta gradi. Dovermi sbarazzare di voi sarebbe stata un'inutile
distrazione.
-Non c'è bisogno di essere scortesi con queste
bordate - lamenta Jimmy.
-Ti occuperai anche di Hood, i seguaci di
Silvermane, Nefaria e tutti quei pagliacci?
-Sono inclusi nel pacchetto, se voi pensate a mettere in riga Testa di Martello...non
lo consideriamo mica "super", no?... e tutti gli altri pesci piccoli
che scalciano per scalzarvi.
Il figlio dell'ex Kingpin e l'italoamericano si scambiano uno sguardo d'intesa.
Se sono arrivati dove sono arrivati, è anche perché c'è una notevole sintonia
tra di loro e si capiscono al volo. E in questo caso sono concordi.
-Ora che siamo d'accordo, accetterei quel cocktail - sentenzia Richard Fisk,
stringendo la mano guantata del Coordinatore.
Qualche secondo più tardi, i tre boss fanno tintinnare in un brindisi i
bicchieri con i loro superalcolici.
Nei cieli sopra il Lusty Leopard
In
volo sopra la città, Adrian Toomes si sente di nuovo giovane. C’è qualcosa di
rinvigorente nel respirare ad alta quota, nonostante l’aria inquinata di New
York.
-Allora, Toomes? Non hai ancora trovato
niente? – chiede una voce via radio.
-Sono
l’Avvoltoio per te, Shocker. Solo perché il tuo ultimo trucco ti ha reso il
cocco di Octopus...
-Lo hai trovato oppure no? – insiste la
voce.
L’Avvoltoio
indossa un paio di occhiali high-tech alla ricerca di una particolare firma
energetica. Come testamento alle capacità tecniche di Shocker e del Dottor
Octopus, la trova immediatamente.
-Trovato.
E’ sicuramente l’armatura di Chance. E se troviamo lui...
-...troviamo il Coordinatore. Prepara gli artigli,
Avvoltoio: il Dr. Octopus vorrà colpire stanotte.
SoHo, Lower Manhattan
Maureen Goodwin è ancora a metà strada tra il
perdere dieci anni di vita nel sentire qualcuno o qualcosa che bussa alla sua
finestra e l'essere del tutto a proprio agio all'idea che qualcuno possa farlo
senza essere malintenzionato. Trasale per un attimo al discreto "toc
toc" dell'Uomo Ragno sul vetro, poi respira profondamente e va ad aprire.
Non va neanche nel panico quando si rende conto di essere in reggiseno e
mutande: che il potere di alterare la materia le stia dando troppa autostima?
In compenso, è il suo mentore ad andare un po' nel pallone.
-Ehm...scusa non volevo disturbare torno in un altro momento posso aspettare---
-Entra pure - gli volta le spalle, per prendere un pullover da un sedia e
indossarlo, lasciando sottilmente scoperte le gambe.
-No, ascolta, è che... ho bisogno di te.
-In che senso? - si volta di scatto verso di lui, con aria sbarazzina.
-Sei. Sinistri Sei. Per trovare i Sinistri Sei. Ho bisogno di stanarli e
catturarli.
-Wow, è roba grossa.
-Fin troppo. Non ti metterei in pericolo se non fossero necessari proprio i
tuoi poteri. Hai già dimostrato di poter rintracciare Quicksand, e se la usiamo
come "radiofaro" per risalire al covo del gruppo... bingo!
-Sì, posso farlo - annuisce risoluta -Andiamo ora, vero?
-Se non hai di meglio da fare...
In tutta risposta, Catalyst sfoggia un sorriso a trentadue denti, come una
bambina che abbia appena saputo di andare al parco giochi di Coney Island, e si
precipita a recuperare il costume dal fondo di un cassetto nel proprio armadio.
-Bene.
L'obiettivo è trovare il covo, non è detto che colpirò subito. Ma è meglio
essere chiari sulle regole d’ingaggio: mi accompagni e non combatti. Chiaro?
-Ma
io...
-Vuoi
dimostrare quello che vali, lo so. Ma anche io ho iniziato con nemici più alla
mia portata.
-Il
tuo secondo avversario non è stato l’Avvoltoio? Uno dei membri dei Sinistri
Sei?
L’Uomo
Ragno apre bocca per rispondere (cosa impossibile da notare per colpa della
maschera) ma prima che possa proferire parola è distratto da un suono
proveniente dalla cintura.
-Stai
vibrando – osserva Maureen, mentre infila la calzamaglia.
-E’
il mio cell...la mia tessera di Vendicatore – risponde l’arrampicamuri, dandole
finalmente le spalle per controllare la chiamata. Dovrebbe ricordarsi di
spegnerlo...sai che imbarazzo se squillasse durante un appostamento! E’ Mary
Jane a chiamarlo. Sa di non doverlo chiamare quando è in costume se non per
un’emergenza, ma si è dimenticato di dirle di essere in missione.
-Qualcosa
di importante? – chiede Maureen, cercando di sbirciare.
-No...niente
che non possa aspettare – risponde l’Uomo Ragno, spegnendo il telefono.
-E
ora, caro il mio cane da tartufo - si rivolge a Catalyst, con una pacca
scherzosa sulla testa - inizia a cercare un po' di sabbia radioattiva...
Forest
Hills, Queens
-No, vabbé, mi rifiuta la chiamata... neanche un messaggio! -
bisbiglia tra sé e sé Mary Jane, vagando avanti e indietro come un'anima in
pena per la camera da letto -Che ne so io se è è ostaggio del dottor Octopus?
Come attirata dal suo intuito femminile, Anna Watson si affaccia sulla soglia:
-Tutt'a posto?
-No, nulla, Peter farà tardi perché è... in missione. Peccato perché... avevo
bisogno di parlargli.
-Qualcosa di cui possiamo parlare anche noi?
Un minuto più tardi, zia, nipote e figlia sono sedute sul divano del soggiorno.
Il televisore, con il volume al minimo, è sintonizzato su un canale di cartoni
animati, che cattura buona parte dell'attenzione della piccola May.
-"Agenti del FBSA"?
-Sì, un poliziesco, non sembra male... se mi prendessero e se funzionasse la
puntata pilota, sarebbe un colpaccio... so cosa significa lo stipendio di un
ruolo in una serie televisiva, rispetto agli spiccioli del teatro. Per non
parlare della visibilità...
-Mamma! Devi andare anche tu in televisione?! - si intromette May, tutta
galvanizzata.
-Non lo so ancora, amore! Può darsi...
-Che figata! - dice la bambina, suscitando lo stupore delle sue tutrici: per
entrambe è la prima volta che le sentono pronunciare quel genere di
espressione. Sta crescendo a vista d'occhio.
-Quindi farai il provino, no? Qual è il problema? - torna sul pezzo Anna, sulla
scia dell'entusiasmo della nipotina.
-Non... non sono sicura di voler tornare in televisione. Cioè, lo voglio, ma
c'è lo spettacolo di mezzo, mi sentirei uno schifo a lasciare la produzione
così di punto in bianco, e sarebbe come darla vinta a tutti quelli che mi
remano contro nella compagnia. E se il pilot
non va bene? Rimango con un pugno di mosche in mano? E poi secondo me mi hanno
chiesto di fare il provino solo perché
gli serve la bella statuina del gruppo, non certo perché sono una grande
attrice...
-Rallenta e fa' un respiro profondo! - la ferma sua zia. -Le mie uniche
perplessità sono per i ritmi della televisione, e per il fatto che se parla di
FBSA, ci saranno anche i supereroi di mezzo.
-Non ci avevo pensato... o meglio, quella è la parte più divertente per me! Per
i ritmi... una volta finito di girare si ha molto più tempo libero...
-E allora non ti resta che aspettare di vedere che cosa ne pensa Peter.
D'istinto, Mary Jane lancia uno sguardo preoccupato verso la finestra e stringe
forte sua figlia.
The
Lusty Leopard
Se non fosse
per i loro burrascosi precedenti, Richard Fisk e Jimmy Six potrebbero dirsi
nati sotto una buona stella. E'
passato abbastanza tempo da quando hanno lasciato il night-club perché siano
vicini alle loro dimore. Abbastanza tempo per sfuggire a ciò che sta per
succedere, e che inizia con un boato che squarcia il soffitto del privée del
Coordinatore.
I calcinacci e la polvere di cemento colpiscono e ricoprono il boss, le sue
prostitute urlanti... e la sua guardia del corpo per la serata: Chance,
l'involontaria esca per i Sinistri Sei. Sul ciglio della voragine nel tetto, campeggia
Shocker, impettito e con i pugni serrati; è l'evidente responsabile
dell'apertura del varco. Sopra di lui, volteggia l'Avvoltoio. Pochi secondi
dopo, gli altri quattro membri del suo gruppo si affacciano, giusto in tempo
per essere scorti dal loro principale bersaglio.
-Chiama a raccolta il Sindacato- ordina il Coordinatore a Chance, con grande
prontezza di riflessi.
-Disturbiamo?-
si sovrappone la voce sarcastica del Dottor Octopus, che si fa strada giù per
le pareti con i suoi nuovi tentacoli a fare da arpioni.
La scena non manca di sorprendere: nessuno lo vedeva così da anni, da quando
sembrava essere stato separato una volta per tutte dalle sue braccia
artificiali.
Quicksand inizia a colare giù per i muri.
Dopo un trascurabile istante di smarrimento, l'obiettivo decide di non dare
seguito alla provocazione e di dirottare l'inevitabile scontro in uno spazio
dove non sia un topo in gabbia, dove abbia margine di manovra.
E non si fa nessuno scrupolo a fuggire nell'open space del club, dove permangono
un certo numero di clienti, non abbastanza spaventati dal boato da essere
scappati. O non abbastanza lucidi da poterlo fare, a causa delle sostanze più o
meno psicotrope ingerite o assunte nel corso della serata.
Con fare teatrale, Electro fa cadere un fulmine nel privée.
-Oh, mi raccomando, non lasciate scappare tutte le spogliarelliste, almeno
possiamo divertirci dopo- suggerisce.
-Piuttosto, non potevi colpire prima e fulminare il tipo?! - gli fa notare
l'Avvoltoio. A sua difesa, interviene l'insospettabile:
-No. Ricordate: il Coordinatore è mio, salvo rivoltanti sviluppi. Voi tenete a
bada gli altri, non sappiamo esattamente quanti uomini abbia- dispone Octavius
ai suoi, che non discutono, mentre seguono i loro avversari e fanno il loro
trionfale ingresso nel locale.
Dal nulla, accanto al boss e al suo scudo umano Chance, spuntano un volto familiare
come Hydro-Man, un ceffo noto solo ai veri intenditori quale il Ragno di Sangue
e un'apparentemente inedita minaccia, Murmur, completamente avviluppata dalla
testa ai piedi in un costume di pelle nera.
Il
Coordinatore è l’unico a non essere sorpreso dal loro intervento: può essere
arrogante, ma nemmeno lui avrebbe lasciato entrare nel locale due gangster
pericolosi come Fisk e Six senza avere a disposizione qualcuno in grado di
ucciderli nel caso la situazione fosse degenerata.
-Affronto chiunque tranne Quicksand. Non voglio diventare di nuovo l'Uomo
Fango! - ammette a bassa voce, con genuino orrore, Morris Bench, per la
reminiscenza di una traumatica esperienza contro Flint Marko.
-Tranquillo, ci penso io - bisbiglia con voce ancora più roca Frances Barrison.
-Allora le voci sul Sindacato erano vere. A quanto pare siamo entrambi
nostalgici in fatto di nomi... bene, che la Guerra Sinistra abbia inizio,
allora! - sentenzia il Dottor Octopus, e sembra che nessuno aspettasse altro.
Come promesso, dalle mani guantate di "Shriek", parte subito una
scarica sonica che ha il mirabolante effetto di disgregare in innumerevoli
granelli la donna-sabbia dei Sei.
-Accidenti. E tu chi saresti, bellezza?- domanda Electro.
-Murmur- si presenta l'ex Shriek, insieme a un'altra scarica che sbalza via Max
Dillon. E si scatena davvero l'inferno.
-Avresti dovuto chiedermi il permesso per tutto. Per cercare di conquistare la mia città e, ultimo ma non per
importanza, per usare il mio nome in
codice! - blatera il Dottor Octopus, all'attacco del boss avversario.
-Allora sei tornato pazzo come dicono - replica il Coordinatore, colpendolo
nello stomaco con un calcio.
La dottoressa Stilwell si maledice. Sapeva che mettersi in affare con il
Coordinatore sarebbe stato pericoloso. Non immaginava però una tale sfortuna:
proprio in una serata come questa doveva completare e consegnare l'ultima
versione del Siero dello Scorpione? Con una ventiquattrore in mano, cerca di
farsi strada tra le orde di super-criminali che hanno appena cominciato ad
affrontarsi.
Purtroppo, nonostante il caos appena divampato, non passa inosservata. Electro
si sta rialzando dopo l'assalto di Murmur e la nota.
-Signora... ferma lì..! - la rincorre barcollante.
-Chi è? - si intromette Shocker, dopo aver fatto indietreggiare l'intero
Sinistro Sindacato con una vibrazione ad ampio spettro.
-Non lo so, ma da come fugge deve avere un mucchio di soldi lì dentro...
-O qualcosa di ancora più prezioso - immagina Schultz - Ma non perdere tempo!
La donna mulatta si sfila i tacchi con la punta dei piedi e prende a correre
più velocemente, ma un arco elettrico la blocca prima che possa raggiungere
l'uscita.
Si immagina già fulminata. Morta, prima di poter scoprire se l'eredità di suo
padre potrà vivere ancora. Senza pensarci troppo, apre la valigetta, prende la
pistola iniettrice, caricata già con un liquido verdognolo, e se la conficca
nella coscia.
-Ca**o, cos'è, OCM?! - si allarma Dillon.
-Electro!!! Che c***o fai?! - gli urla contro l'Avvoltoio, a qualche falcata di
distanza.
-Arrivo..!
Prima di girarsi e andarsene, il criminale si premura di emanare un blando
campo elettrico che fa contorcere e immobilizzare, senza uccidere, la sconosciuta.
Non sa che quella scossa non ha fatto altro che catalizzare e accelerare
l'inevitabile trasformazione.
L'Uomo Ragno,
con Catalyst caricata sulle spalle, arriva sul tetto del Lusty Leopard e trova una
sospetta voragine.
-A quanto pare qualcuno è arrivato prima di noi..? - medita ad alta voce.
-Quicksand è qui... è dappertutto... - conferma Maureen, a occhi chiusi per una
maggiore concentrazione.
La strana coppia scende lungo un filo di ragnatela. Attraverso la porta che dà
dalla saletta sul locale si vede chiaramente uno scontro di proporzioni epiche
in atto. Escludendo la battaglia del tempio di Omm, Peter Parker non vedeva un
tale assembramento di super-criminali da tempo immemore.
-Ehm...
valgono ancora le regole d'ingaggio? - chiede provocatoriamente Catalyst,
scendendo dalla sua schiena.
-Non ingaggiare nessun corpo a corpo, ovviamente! Vedi di fare uno dei tuoi
trucchi... tipo trasformare l'azoto in gas soporifero o lacrimogeno o
esilarante... oh, sarebbe divertente il gas esilarante, o anche solo l'elio...
Octopus
che parla come uno dei Chipmunks---
-Uomo Ragno! - lo richiama Catalyst.
-Ok, scusa, fa un po' tu, basta che stai a distanza di sicurezza e che non fai
fuori anche me nella confusione! A dopo!
L'arrampicamuri balza in avanti come un felino e fa il suo ingresso trionfale
nella bolgia.
La sua apparizione suscita una reazione più inquietante del previsto: gli
scontri si sospendono; i corpi si congelano nel tempo, come statue, tranne per
le teste di tutti i villains, che si voltano all'unisono in sua direzione. Del
resto, per (quasi) tutti l'Uomo Ragno rappresenta la propria nemesi, il proprio
peggior incubo.
Peter non si sentiva così osservato dalla prima lezione tenuta all'ESU.
-Buonaseeeera... - saluta in modo comico, accompagnando le parole con la mano.
Al confine tra Manhattan e il Bronx
-Dai, Stewie, sappiamo che ti piace...
-Ti piace più davanti o da dietro, frocetto?
La scena è triste. Due quindicenni ben piazzati si avvicinano minacciosi a un
loro compagno di scuola. Provocatoriamente, si scrollano il cavallo dei
pantaloni, mentre con il loro atteggiamento fanno indietreggiare il loro
bersaglio.
-Lasciatemi in pace...- sono le parole esalate da Stewie, spalmato contro il
muro. Si guarda intorno con la coda dell'occhio, ma la stradina è deserta.
-Vai di fretta? Hai appuntamento con qualche tuo amichetto? - insiste uno dei
due compagni.
-Mia madre mi starà aspettando...- Nella sua mente, suonava come una velata
minaccia.
Uno schiaffo improvviso gli fa voltare la testa di oltre novanta gradi.
-Quella troia aspetterà ancora un bel po', allora. Io sono troppo curioso di
capire quanti ne prendi alla volta.
Uno dei due lo tiene fermo e gli divarica mascella e mandibola con le mani,
l'altro prende una lattina e tenta di ficcargliela in bocca, nonostante i
mugugni di Stewie.
Un'esplosione coglie tutti alle spalle.
-Ma che ca---?!?! - sbraitano i bulli, cercando intorno la causa del rumore e
del fumo. Solo guardando in alto si rendono conto che c'è una creatura vestita
da mostro e che è sospesa nel vuoto su un aliante meccanico.
Senza dire altro, i due ragazzi scappano via. Un'altra bomba-zucca esplode alle
loro spalle e li fa incespicare, ma ben presto scompaiono all'orizzonte.
Goblin scende al livello del terreno, prende Stewie per la collottola e lo
guarda negli occhi:
-Per questa volta c'ero io a salvarti il culo, ragazzino... la prossima volta
devi imparare a difenderti da solo. Non andrai da nessuna parte nella vita se
non reagisci agli affronti. Rispondi ai bulli con il loro stesso linguaggio!
Lo studentello ricambia lo sguardo terrorizzato, se possibile più terrorizzato
che prima dell'arrivo del vigilante.
Per sua fortuna il Folletto viene distratto dall'ipnotico rumore di una serie
di sirene che, al netto dell'effetto Doppler, si dirigono tutte nella stessa
direzione.
-Sembra che ci sia dell'altro lavoro da fare...
Con una risata, l'antieroe balza sul proprio aliante, levita per qualche metro
e sfreccia via, senza guardarsi indietro. E senza notare i pantaloni bagnati e
sporchi dell'adolescente che ha cercato di aiutare.
The
Lusty Leopard
-Ignorate l'arrampicamuri, per ora
- ordina il Dottor Octopus - Ce ne disfaremo dopo.
-Vale lo stesso per voi - gli fa eco, a malincuore, il Coordinatore, parlando
al Sinistro Sindacato - Sarà il premio per la squadra vincente!
-Ehi, così non vale, preferisco gli insulti all'indifferenza!- prova a
sdrammatizzare l'Uomo Ragno.
Con un colpo d'occhio, cerca di capire su che fronte battersi. I Sinistri Sei
sono ordinaria amministrazione, per certi versi, compresi gli ex membri come
Hydro-Man. Il Coordinatore è un'incognita. Si
sorprende alla vista del Ragno di Sangue, che pensava si fosse costituito -
"A meno che non sia un emulo. Un emulo di un emulo, sarebbe molto
triste", commenta tra sé. Non ha idea di chi sia la donna bardata in pelle
e di cui ignora il nome di battaglia.
Dopo l'ultima batosta, pensa di avere in tasca qualche trucchetto per liberarsi
di Quicksand e di Shocker, che considera pure tra i più pericolosi del
consesso, per i loro poteri su larga scala.
-Ero
già annoiato l'ultima volta... ma in effetti volevo una rivincita da voi,
ragazzi! - si lancia contro di loro, impegnati contro Ragno di Sangue e Murmur.
-Iniziamo a fare sul serio - si
schiocca le dita Electro. Si concentra e dalle sue mani parte una scarica di
fulmini che centra in pieno Morris Bench. Le sue urla di dolore impediscono a
tutti gli altri di concentrarsi e continuare a combattere, eppure nessuno alza
un dito contro quello sfoggio di potere. Solo le menti più brillanti, come Otto
e Peter, intuiscono che cosa sta accadendo: le molecole d'acqua di Hydro-Man si
stanno dissolvendo per elettrolisi.
-Bravo, Max, così - commenta il Dottor Octopus.
-Fermati! Lo ucciderai! - lo avverte l'Uomo Ragno, inascoltato. Nel giro di
qualche altro secondo, Hydro-Man si trasforma in vapore, e in altrettanti
istanti anche il vapore si dissolve nel nulla.
Un secondo di silenzio accompagna la scomparsa, di qualsiasi natura sia, dell'uomo-acqua.
Un ruggito di Lizard rompe quello stato di cose e suona come un nuovo grido di
guerra. Innervosito dall'elettricità nell'aria, dal puzzo di ozono appena
generatosi, l'uomo-lucertola perde ogni inibizione e si avventa contro il
bersaglio più vicino.
Nicholas Powell...Chance. La cui fortuna sembra essere finita.
Azzannato alla collottola, il suo primo istinto è volare via. La lucertola pesa
un paio di quintali e la sua armatura non ce la fa a sollevarlo. Porta le
braccia dietro la schiena e fa partire
una coppia di raggi concussivi: è il colpo di grazia per se stesso. Lizard si stacca
violentemente da lui con brandelli del suo collo tra le fauci.
Con le vertebre cervicali esposte e divelte, il mercenario si accascia e genera
un lago di sangue.
La pelle dell'Uomo Ragno e di Catalyst si accappona.
E non c'è nemmeno il tempo di fermarsi un attimo a piangerlo.
-Chance ha perso la sua ultima scommessa- commenta il suo capo, gelido -e noi stiamo
perdendo troppi uomini!
-Arrivano rinforzi - si annuncia la dottoressa Stilwell, la cui pelle
caramellata è ricoperta da un'ancor più scura sostanza chitinosa.
-Oh, cielo, e questa adesso chi è? - si porta una mano alla testa l'Uomo Ragno,
stordito dalla girandola degli eventi. Ormai conosce così tanti supereroi e
supercriminali che non è più tanto facile coglierlo di sorpresa.
-Vi presento il nuovo Scorpione! - annuncia il Coordinatore, a tratti eccitato
dalla sorpresa.
-Scorpia..? - osa correggerlo Shocker.
-No... Scorpione!!! - risponde in preda alla collera la Stilwell, rifilando a
Schultz un destro che lo scaraventa agli antipodi del locale.
In quel momento, Maureen Goodwin
decide di trasgredire alle regole.
La situazione sta degenerando. E' nascosta in ciò che rimane della saletta
privata del Coordinatore, ad assistere impotente a scontri all'ultimo sangue, che
hanno portato già a due morti. Si fida dell'Uomo Ragno, è in giro da quanto?,
una dozzina d'anni?, ma è in netta inferiorità numerica.
Ha provato ad aiutarlo con discrezione, come gli aveva suggerito. Ha provato a modificare l'atmosfera, ma a quanto pare il suo potere agisce
solo a brevissima distanza - gli inconvenienti di lavorare con il corto raggio
della forza nucleare forte. Il risultato? Ha dovuto nascondersi meglio per non
far sentire le proprie risate inconsulte, o per non cadere addormentata o svenuta,
per i gas che ha tentato di generare intorno a sé.
Deve approfittare dello smarrimento portato dalle morti e dall'arrivo dello
Scorpione.
Deve osare di più.
Fa un respiro
profondo, trova il suo obiettivo, prende la carica e scatta come un centometrista.
L'Avvoltoio sta per rispiccare il volo, quando nella mischia la ragazza lo
afferra per le spalle e, con un pensiero cosciente, trasmuta il materiale di
cui è fatto il suo esoscheletro in piombo puro.
L’effetto è temporaneo, anche se
Maureen non sa ancora se si tratti di una limitazione intrinseca dei suoi
poteri o se è solo una questione di concentrazione, ma la cosa ha poca
importanza per Toomes.
-Ma cosa..?! - si curva Toomes, il
cui vecchio corpo regge a malapena il peso di un'armatura siffatta.
-Chi sei!? Che vuoi?!- domanda il sempre curioso Electro.
-Sono... sono Catalyst! - si presenta con tutta la sicurezza con cui è capace.
Davvero poca, visto che dopo lo sprint iniziale, adesso si rende conto di
essere nel bel mezzo di alcuni dei criminali più pericolosi dello Stato.
-Vattene!!! - le intima l'Uomo Ragno, che sotto la maschera sgrana gli occhi
per la paura. Con un salto arriva di fronte all'Avvoltoio e con il più debole
dei suoi pugni lo fa rovinare sul pavimento, senza possibilità di rialzarsi. Qualunque
cosa abbia fatto la sua sidekick, ha funzionato
senza fare del male a nessuno, e conta sul fatto che i suoi compagni di banda
non abbiano il tempo di aiutarlo a riprendersi.
Il senso di ragno non riesce ad avvertirlo in tempo: davanti ai suoi occhi,
Maureen viene spazzata via da una salva di vibrazioni che intorbidisce persino
l'aria e che la fa sbattere contro Murmur.
-Catalyst! - cerca di avvicinarsi il suo mentore, per accertarsi delle sue
condizioni. Una scarica sonica dell'ex Shriek gli taglia la strada.
"Questo potere mi è familiare" fa mente locale l'arrampicamuri, ma
non gli è concesso abbastanza tempo per fare il giusto collegamento. Il colpo non
era diretto a lui, ma a Shocker, che risponde prontamente.
E il suono è una vibrazione.
Quando i due flussi di energia si scontrano, l'effetto è dirompente: si
sprigiona un'onda d'urto orizzontale che manda a gambe all'aria tutti i
contendenti ancora in piedi e stordisce i loro timpani.
L'effetto ha il merito di far
riprendere fiato, mischiare le carte della battaglia ed, eventualmente,
ribaltarne le sorti.
-Catalyst...ci sei? Ti prego, dimmi che----
-Ci sono, ci sono... - si riprende la ragazza. Le duole dappertutto ma cerca di
non darlo a vedere mentre si rialza. Non sa che molte sue ossa hanno subito
microfratture.
Testa-di-tela ha un conto in sospeso con Shocker e quest'ultima sortita alza la
posta in gioco. Non ha la possibilità di togliersi i sassolini dalla scarpa
perché Quicksand sta arrivando come una tempesta su di loro.
-Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?
Il Dottor Octopus non potrebbe
essere più fiero. Non era certo di poter contare ancora sui Sinistri Sei...
molti di loro non sono riusciti a combinare molto durante la sua assenza, senza
il suo genio a guidarli... ma la loro presenza si sta dimostrando fondamentale.
Octopus è rimasto in disparte, ad
osservare lo scontro con occhio clinico e distaccato. Ma quando si accorge che
il Coordinatore sta battendo in ritirata, il suo cuore inizia a sobbalzare. Ci
sono emozioni che la vita di laboratorio non può dargli, come il terrore di un
nemico alla sua mercé.
Uno dei suoi tentacoli avvolge il
Coordinatore, mentre un altro riduce in poltiglia la sua pistola.
-Credevi forse che mi sarei
lasciato sfuggire una pedina importante come te? – chiede il dottore.
-Certo che sì; non pensi
abbastanza in grande – controbatte il Coordinatore, che tenta di liberarsi con
tutte le proprie forze... fallendo miseramente.
-Sei tu che pensi ancora come un
uomo, Coordinatore, mentre io sono diventato molto di più.
Un terzo tentacolo afferra la
testa del Coordinatore, ruotandola violentemente di 180 gradi.
Il Dottor Octopus lascia cadere a
terra il suo cadavere; ma con sua sorpresa, il Coordinatore si rimette in piedi
ed il suo corpo cambia rapidamente forma.
-Che cosa ti fa pensare che sia un
uomo?
Ora ha davanti una donna dalla
pelle completamente bianca, che ruota la testa fino alla posizione naturale. Ci
sono poche cose che possono innervosire il Dottor Octopus, ma una faccia senza
volto è una di quelle. Uno dei suoi tentacoli spinge la donna contro il muro
più vicino, con abbastanza forza da spezzarne la clavicola. Ma la Camaleonte
non ne è ferita: il suo corpo è troppo malleabile.
-Tu non sei Smerdyakov – specula
Octavius.
-Forse. Sono quello che voglio essere;
non è così per tutti noi?
-Dov’è il Coordinatore, donna?
-A miglia di distanza. O forse è
dietro le tue spalle. Comunque sia, è sempre un passo avanti a te.
-Il tuo capo è scaltro, devo
riconoscerlo. Ma non si vince una guerra senza un esercito – controbatte il
Dottor Octopus, scagliando la Camaleonte dall’altro lato della stanza.
L'efferatezza
del destino di Chance ha turbato non poco Frances Barrison. Le ha riportato
alla mente i tempi della sua relazione con Carnage, da un lato; dall'altro, ha
provato pena sia per la vittima sia per il carnefice. Curt Connors è stato per
settimane ospite del Ravencroft Institute. Non aveva avuto significativi
miglioramenti, ma nessuno aveva voglia di mollare. Potrà mai tornare indietro
dopo quello che è successo? Lei decide perlomeno di arginare i danni, adesso, e
usare i suoi poteri empatici. I suoni che emette possono colpire, stordire o suscitare
emozioni. Con Lizard, nel suo attuale stato, deve usare il bastone e la carota.
Stordirlo, per non essere travolta dalla sua furia animale, e blandirlo con le
sue onde sonore empatiche.
Non che sia facile portare avanti certi discorsi, quando intorno a te regna
sovrana la violenza.
Il nuovo Scorpione è un'altra furia animale. La sua pelle coriacea sembra farsi
scivolare tutto addosso, dalle vibrazioni di Shocker alle scosse di Electro. Ed
è forte come un mulo, cosa che ai suoi due avversari manca. Prendono
ispirazione dal "metodo Testa-di-tela" per guadagnare un vantaggio.
Distrarre e provocare.
-Per essere uno Scorpione, ti manca decisamente la coda!
-Dietro tutta quella scorza, mi sembri una gnocca interessante... peccato!
Sì, peccato che il metodo riesca solo a farla infuriare di più. Un gancio e un
uppercut di troppo le permettono di sbarazzarsi per qualche tempo dei due
Sinistri e dedicarsi a spaccare altri sederi.
Per Catalyst,
Quicksand rappresenta "il" nemico, con la N maiuscola. Una parte di
sé le è grata perché ha innescato gli eventi che l'hanno resa una super-eroina,
però è pur sempre la prima super-criminale (su uno e mezzo) con cui abbia avuto
a che fare. L'imprinting è forte. Si era preparata a questo momento.
L'avversaria non ha la più pallida idea di chi ha a che fare, invece. Prova
semplicemente ad avvolgerla in spire, ma la Goodwin ha già pronta una contromossa.
Lungi dal volerla trasformare in altro, con il rischio di ucciderla, trasforma
quanta più aria possibile in umidità, e sforza il suo potere al massimo per
condensare tutta quell'acqua. Ottiene un buon risultato, perché Quicksand se ne
impregna, perde fluidità, diventa più lenta e aggredibile. Arriva subito in
soccorso l'Uomo Ragno per colpirla in pieno volto, ora che non è una massa
informe, e per un po' la donna si affloscia su se stessa, come un castello
investito dalla marea.
-Grazie! Provo a cristalizzarla? - si consulta la ragazza.
Peter non fa in tempo a risponderle. In uno scenario del genere, il Senso di
Ragno è costantemente allertato, gli riesce difficilissimo discernere
l'intensità e la provenienza dei pericoli. Ed evitare, per esempio, che la coda
di Lizard - impegnato a respingere Murmur - la scaraventi via con una frustata
micidiale.
Stavolta non riesce neanche a invocarne il nome. La raggiunge con un balzo, la
scuote. Due dita sulla carotide lo rassicurano che il polso è presente e stabile.
-N-non riesco ad alzarmi...
E se avesse subito danni irreparabili alla spina dorsale?
-Sta' buona, ora ti porto in ospedale...
Si guarda intorno e capisce che non ne ha la possibilità.
Per un istante che sembra infinito, l'Uomo Ragno si ritrova dalla stessa parte
della barricata del suo avversario latitante. Il Sinistro Sindacato è perlopiù
fuori gioco: al suo fianco ci sono la misteriosa Murmur, il nuovo Scorpione e
il Ragno di Sangue. Di fronte a loro, cinque dei Sinistri Sei, acciaccati ma ancora
in grado di combattere.
-Chiedete al Coordinatore da parte mia... queste erano tutte le
cartucce che aveva da sparare? - provoca Shocker.
-Time-out per far fuori l'aracnide? - prova a proporre il Dottor Octopus ai tre
membri superstiti del gruppo avversario.
"Sì" è la risposta del Ragno di Sangue e dello Scorpione.
-No, grazie- è l'inaspettata, ma comprensibile, risposta di Murmur, che è mossa
solo dal desiderio di vendetta contro i Sinistri Sei e ha anche qualche debito
di coscienza verso il tessiragnatele. Il quale può contare solo su di lei,
adesso.
Sette potenti supercriminali li circordano e si avventano su di loro.
Stavolta l'Uomo Ragno non scommetterebbe di uscirne vivo.
Shocker investe entrambi con una scarica di portata non evitabile, che esaurisce
temporaneamente le riserve di energia del suo esoscheletro. Murmur viene messa temporaneamente
fuori gioco da una scarica di Electro. Entrambi, poi, si avvicinano a uno
stordito Uomo Ragno e gli assestano un pugno in pieno viso ciascuno.
Il tacito e spontaneo accordo tra gli aggressori permette a tutti loro di
godersi il momento. Intorno al supereroe, si è formato un cerchio, dove
ciascuno entra a turno, secondo il proprio istinto.
Un pugno di Quicksand, pesante come un maglio, carico della rabbia per gli
ultimi recenti scontri a suo sfavore. Un colpo di coda di Lizard, che viene
trattenuto dalle braccia del Dottor Octopus per evitare che si faccia prendere
dalla foga.
Un calcio del Ragno di Sangue, in nome del dio-ragno che, nella sua testa
impazzita, è stato oltraggiato e sconfitto dal suo prescelto. Un pugno dallo
Scorpione, in preda agli effetti inebrianti del siero.
A questo punto, le gambe di Peter Parker cedono e si inginocchia, in preda alla
tosse.
Ultimo ma non per importanza, si fa avanti Otto Octavius. Potrebbe facilmente
spezzare il corpo del suo nemico giurato con i propri tentacoli ma, per quanto
sofisticati siano, non possono rivaleggiare con le sensazioni degli arti
naturali. Un calcio sulla milza e un calcio alla testa sembrano mettere del
tutto fuori gioco l'Uomo Ragno, riverso sul pavimento, senza più lamentarsi per
ogni percossa ricevuta.
E Catalyst ha assistito a tutto questo--- assiste allo scempio, impotente, e
piange, perché non può fare niente per salvare il suo eroe.
CONTINUA!