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#89 – Battaglia senza onore o umanità

Parte 1

di Fabio Furlanetto e Mickey

 

Nei pressi dell'Empire State University
E' una giornata "no" per Peter Parker, e nonostante parte della sua frustrazione dipenda in gran parte dal suo alter ego, non trova modo migliore per scaricare la tensione che tornare a casa dal lavoro nel suo costume da Uomo Ragno.

Sotto la maschera, è livido. E' stato allegramente gabbato dai Sinistri Sei. Non solo facendo una magra figura con i Fantastici Quattro, ma si è beccato anche una sfuriata di Malakov per la sua assenza, e negli ultimi giorni sta trascurando la piccola May per star loro alle calcagna.

Uno dei buoni propositi dell'anno in corso è stato "Non vergognarti di chiedere aiuto". Non sempre funziona, come il Quartetto gli ha poc'anzi dimostrato, ma che regole sarebbero senza eccezioni? E' ragionevolmente sicuro che le ragazze, a casa, non avranno niente da ridire se tarderà di qualche minuto a causa di una deviazione verso SoHo.
Deve andare a trovare Maureen Goodwin, sempre più nota come Catalyst. Sulla carta, è uno degli esseri umani più potenti della città, e altrettanto inesperta. Incidentalmente, ha un buon ascendente su di lei, quindi perché non sfruttarlo? Può essere la persona giusta per rintracciare - e neutralizzare -  una volta per tutte i Sinistri Sei.
Di certo non è un sintomo di un'invidiabile integrità psichica il fatto che vada a parlarle dopo aver staccato, dopo aver passato la giornata nella stessa facoltà in cui Maureen studia. Non poteva mica chiederle di usare i suoi nuovi poteri nei panni del "professor Parker", no?
Del resto, questi sono gli inghippi dal minor prezzo, quando si hanno due identità.
Del resto, se si hanno due identità, quale integrità psichica si può pretendere?

 

The Lusty Leopard

Il Coordinatore non può fare a meno di pensare quanto sia caduta in basso la Grande Mela se uno smidollato come Richard Fisk e un altro grande obeso come Jimmy Six sono i più autorevoli boss criminali della città. Tiene ben celata questa sua opinione, sicuro del fatto che possa rigirarseli come preferisce - o sbarazzarsene ancora più facilmente, nel caso facessero i duri.
-Un cocktail?- offre, intorno al tavolino del suo sorvegliatissimo privée. Una donna in topless è già pronta a poggiare un bicchiere di Harvey Wallbanger ma viene prontamente stoppata:
-Preferisco fare accordi in piena lucidità...
Di soppiatto, Jimmy Six ingolla i due bicchieri previsti per sé e il suo socio.
-...potremmo andare al sodo della tua proposta?
Pur indispettito dalla mancanza di convenevoli dell'ospite, il Coordinatore si sistema sulla sua poltrona e si sporge in avanti verso i due colleghi:
-E' molto, molto semplice. Non ci pestiamo i piedi a vicenda. Voi fate il bello e il cattivo tempo con i vostri giri di semplici umani, genezero e comuni mortali. Io guiderò invece tutto il super-crimine.
-Mmm. Interessante. Da quando hai questo genere di ambizioni?

Il boss mascherato respira profondamente. Deve mantenere la calma, di fronte a certe provocazioni e allusioni, se vuole quagliare. Se Fisk ha intenzione di giocarsi la carta della sua identità segreta, non vivrà a lungo.
-I super-criminali sono una quota imprescindibile della mala di questa città, non chiedi poco - interviene Jimmy Six.
-Esatto- dà man forte Richard, prima di cambiare direzione -Eppure, dobbiamo ammettere che se te ne facessi carico, sarebbe tutto sommato una rogna in meno. I supercriminali catalizzano l'attenzione dei supereroi e delle forze dell'ordine, e per di più sono poco gestibili. Avremmo le mani più libere su tutto il resto. Sei d'accordo, Jimmy?
-Il ragionamento non fa una grinza.

-E' un sollievo avere la vostra collaborazione. Come avete preventivato, gestire gli altri super-criminali è un impegno a trecentosessanta gradi. Dovermi sbarazzare di voi sarebbe stata un'inutile distrazione.

-Non c'è bisogno di essere scortesi con queste bordate - lamenta Jimmy.

-Ti occuperai anche di Hood, i seguaci di Silvermane, Nefaria e tutti quei pagliacci?
-Sono inclusi nel pacchetto, se voi pensate a mettere in riga Testa di Martello...non lo consideriamo mica "super", no?... e tutti gli altri pesci piccoli che scalciano per scalzarvi.
Il figlio dell'ex Kingpin e l'italoamericano si scambiano uno sguardo d'intesa. Se sono arrivati dove sono arrivati, è anche perché c'è una notevole sintonia tra di loro e si capiscono al volo. E in questo caso sono concordi.
-Ora che siamo d'accordo, accetterei quel cocktail - sentenzia Richard Fisk, stringendo la mano guantata del Coordinatore.
Qualche secondo più tardi, i tre boss fanno tintinnare in un brindisi i bicchieri con i loro superalcolici.


Nei cieli sopra il Lusty Leopard

In volo sopra la città, Adrian Toomes si sente di nuovo giovane. C’è qualcosa di rinvigorente nel respirare ad alta quota, nonostante l’aria inquinata di New York.

-Allora, Toomes? Non hai ancora trovato niente? – chiede una voce via radio.

-Sono l’Avvoltoio per te, Shocker. Solo perché il tuo ultimo trucco ti ha reso il cocco di Octopus...

-Lo hai trovato oppure no? – insiste la voce.

L’Avvoltoio indossa un paio di occhiali high-tech alla ricerca di una particolare firma energetica. Come testamento alle capacità tecniche di Shocker e del Dottor Octopus, la trova immediatamente.

-Trovato. E’ sicuramente l’armatura di Chance. E se troviamo lui...

-...troviamo il Coordinatore. Prepara gli artigli, Avvoltoio: il Dr. Octopus vorrà colpire stanotte.

 

SoHo, Lower Manhattan

Maureen Goodwin è ancora a metà strada tra il perdere dieci anni di vita nel sentire qualcuno o qualcosa che bussa alla sua finestra e l'essere del tutto a proprio agio all'idea che qualcuno possa farlo senza essere malintenzionato. Trasale per un attimo al discreto "toc toc" dell'Uomo Ragno sul vetro, poi respira profondamente e va ad aprire. Non va neanche nel panico quando si rende conto di essere in reggiseno e mutande: che il potere di alterare la materia le stia dando troppa autostima?
In compenso, è il suo mentore ad andare un po' nel pallone.
-Ehm...scusa non volevo disturbare torno in un altro momento posso aspettare---
-Entra pure - gli volta le spalle, per prendere un pullover da un sedia e indossarlo, lasciando sottilmente scoperte le gambe.
-No, ascolta, è che... ho bisogno di te.
-In che senso? - si volta di scatto verso di lui, con aria sbarazzina.
-Sei. Sinistri Sei. Per trovare i Sinistri Sei. Ho bisogno di stanarli e catturarli.
-Wow, è roba grossa.
-Fin troppo. Non ti metterei in pericolo se non fossero necessari proprio i tuoi poteri. Hai già dimostrato di poter rintracciare Quicksand, e se la usiamo come "radiofaro" per risalire al covo del gruppo... bingo!
-Sì, posso farlo - annuisce risoluta -Andiamo ora, vero?
-Se non hai di meglio da fare...
In tutta risposta, Catalyst sfoggia un sorriso a trentadue denti, come una bambina che abbia appena saputo di andare al parco giochi di Coney Island, e si precipita a recuperare il costume dal fondo di un cassetto nel proprio armadio.

-Bene. L'obiettivo è trovare il covo, non è detto che colpirò subito. Ma è meglio essere chiari sulle regole d’ingaggio: mi accompagni e non combatti. Chiaro?

-Ma io...

-Vuoi dimostrare quello che vali, lo so. Ma anche io ho iniziato con nemici più alla mia portata.

-Il tuo secondo avversario non è stato l’Avvoltoio? Uno dei membri dei Sinistri Sei?

L’Uomo Ragno apre bocca per rispondere (cosa impossibile da notare per colpa della maschera) ma prima che possa proferire parola è distratto da un suono proveniente dalla cintura.

-Stai vibrando – osserva Maureen, mentre infila la calzamaglia.

-E’ il mio cell...la mia tessera di Vendicatore – risponde l’arrampicamuri, dandole finalmente le spalle per controllare la chiamata. Dovrebbe ricordarsi di spegnerlo...sai che imbarazzo se squillasse durante un appostamento! E’ Mary Jane a chiamarlo. Sa di non doverlo chiamare quando è in costume se non per un’emergenza, ma si è dimenticato di dirle di essere in missione.

-Qualcosa di importante? – chiede Maureen, cercando di sbirciare.

-No...niente che non possa aspettare – risponde l’Uomo Ragno, spegnendo il telefono.

 -E ora, caro il mio cane da tartufo - si rivolge a Catalyst, con una pacca scherzosa sulla testa - inizia a cercare un po' di sabbia radioattiva...

 

Forest Hills, Queens
-No, vabbé, mi rifiuta la chiamata... neanche un messaggio! - bisbiglia tra sé e sé Mary Jane, vagando avanti e indietro come un'anima in pena per la camera da letto -Che ne so io se è è ostaggio del dottor Octopus?
Come attirata dal suo intuito femminile, Anna Watson si affaccia sulla soglia:
-Tutt'a posto?
-No, nulla, Peter farà tardi perché è... in missione. Peccato perché... avevo bisogno di parlargli.
-Qualcosa di cui possiamo parlare anche noi?
Un minuto più tardi, zia, nipote e figlia sono sedute sul divano del soggiorno. Il televisore, con il volume al minimo, è sintonizzato su un canale di cartoni animati, che cattura buona parte dell'attenzione della piccola May.
-"Agenti del FBSA"?
-Sì, un poliziesco, non sembra male... se mi prendessero e se funzionasse la puntata pilota, sarebbe un colpaccio... so cosa significa lo stipendio di un ruolo in una serie televisiva, rispetto agli spiccioli del teatro. Per non parlare della visibilità...
-Mamma! Devi andare anche tu in televisione?! - si intromette May, tutta galvanizzata.
-Non lo so ancora, amore! Può darsi...
-Che figata! - dice la bambina, suscitando lo stupore delle sue tutrici: per entrambe è la prima volta che le sentono pronunciare quel genere di espressione. Sta crescendo a vista d'occhio.
-Quindi farai il provino, no? Qual è il problema? - torna sul pezzo Anna, sulla scia dell'entusiasmo della nipotina.
-Non... non sono sicura di voler tornare in televisione. Cioè, lo voglio, ma c'è lo spettacolo di mezzo, mi sentirei uno schifo a lasciare la produzione così di punto in bianco, e sarebbe come darla vinta a tutti quelli che mi remano contro nella compagnia. E se il pilot non va bene? Rimango con un pugno di mosche in mano? E poi secondo me mi hanno chiesto di fare il provino  solo perché gli serve la bella statuina del gruppo, non certo perché sono una grande attrice...
-Rallenta e fa' un respiro profondo! - la ferma sua zia. -Le mie uniche perplessità sono per i ritmi della televisione, e per il fatto che se parla di FBSA, ci saranno anche i supereroi di mezzo.
-Non ci avevo pensato... o meglio, quella è la parte più divertente per me! Per i ritmi... una volta finito di girare si ha molto più tempo libero...
-E allora non ti resta che aspettare di vedere che cosa ne pensa Peter.
D'istinto, Mary Jane lancia uno sguardo preoccupato verso la finestra e stringe forte sua figlia.

The Lusty Leopard
Se non fosse per i loro burrascosi precedenti, Richard Fisk e Jimmy Six potrebbero dirsi nati sotto una buona stella. E' passato abbastanza tempo da quando hanno lasciato il night-club perché siano vicini alle loro dimore. Abbastanza tempo per sfuggire a ciò che sta per succedere, e che inizia con un boato che squarcia il soffitto del privée del Coordinatore.
I calcinacci e la polvere di cemento colpiscono e ricoprono il boss, le sue prostitute urlanti... e la sua guardia del corpo per la serata: Chance, l'involontaria esca per i Sinistri Sei. Sul ciglio della voragine nel tetto, campeggia Shocker, impettito e con i pugni serrati; è l'evidente responsabile dell'apertura del varco. Sopra di lui, volteggia l'Avvoltoio. Pochi secondi dopo, gli altri quattro membri del suo gruppo si affacciano, giusto in tempo per essere scorti dal loro principale bersaglio.
-Chiama a raccolta il Sindacato- ordina il Coordinatore a Chance, con grande prontezza di riflessi.

-Disturbiamo?- si sovrappone la voce sarcastica del Dottor Octopus, che si fa strada giù per le pareti con i suoi nuovi tentacoli a fare da arpioni.
La scena non manca di sorprendere: nessuno lo vedeva così da anni, da quando sembrava essere stato separato una volta per tutte dalle sue braccia artificiali.
Quicksand inizia a colare giù per i muri.
Dopo un trascurabile istante di smarrimento, l'obiettivo decide di non dare seguito alla provocazione e di dirottare l'inevitabile scontro in uno spazio dove non sia un topo in gabbia, dove abbia margine di manovra.
E non si fa nessuno scrupolo a fuggire nell'open space del club, dove permangono un certo numero di clienti, non abbastanza spaventati dal boato da essere scappati. O non abbastanza lucidi da poterlo fare, a causa delle sostanze più o meno psicotrope ingerite o assunte nel corso della serata.
Con fare teatrale, Electro fa cadere un fulmine nel privée.
-Oh, mi raccomando, non lasciate scappare tutte le spogliarelliste, almeno possiamo divertirci dopo- suggerisce.
-Piuttosto, non potevi colpire prima e fulminare il tipo?! - gli fa notare l'Avvoltoio. A sua difesa, interviene l'insospettabile:
-No. Ricordate: il Coordinatore è mio, salvo rivoltanti sviluppi. Voi tenete a bada gli altri, non sappiamo esattamente quanti uomini abbia- dispone Octavius ai suoi, che non discutono, mentre seguono i loro avversari e fanno il loro trionfale ingresso nel locale.
Dal nulla, accanto al boss e al suo scudo umano Chance, spuntano un volto familiare come Hydro-Man, un ceffo noto solo ai veri intenditori quale il Ragno di Sangue e un'apparentemente inedita minaccia, Murmur, completamente avviluppata dalla testa ai piedi in un costume di pelle nera.

Il Coordinatore è l’unico a non essere sorpreso dal loro intervento: può essere arrogante, ma nemmeno lui avrebbe lasciato entrare nel locale due gangster pericolosi come Fisk e Six senza avere a disposizione qualcuno in grado di ucciderli nel caso la situazione fosse degenerata.
-Affronto chiunque tranne Quicksand. Non voglio diventare di nuovo l'Uomo Fango! - ammette a bassa voce, con genuino orrore, Morris Bench, per la reminiscenza di una traumatica esperienza contro Flint Marko.
-Tranquillo, ci penso io - bisbiglia con voce ancora più roca Frances Barrison.
-Allora le voci sul Sindacato erano vere. A quanto pare siamo entrambi nostalgici in fatto di nomi... bene, che la Guerra Sinistra abbia inizio, allora! - sentenzia il Dottor Octopus, e sembra che nessuno aspettasse altro.
Come promesso, dalle mani guantate di "Shriek", parte subito una scarica sonica che ha il mirabolante effetto di disgregare in innumerevoli granelli la donna-sabbia dei Sei.
-Accidenti. E tu chi saresti, bellezza?- domanda Electro.
-Murmur- si presenta l'ex Shriek, insieme a un'altra scarica che sbalza via Max Dillon. E si scatena davvero l'inferno.
-Avresti dovuto chiedermi il permesso per tutto. Per cercare di conquistare la mia città e, ultimo ma non per importanza, per usare il mio nome in codice! - blatera il Dottor Octopus, all'attacco del boss avversario.
-Allora sei tornato pazzo come dicono - replica il Coordinatore, colpendolo nello stomaco con un calcio.

 

La dottoressa Stilwell si maledice. Sapeva che mettersi in affare con il Coordinatore sarebbe stato pericoloso. Non immaginava però una tale sfortuna: proprio in una serata come questa doveva completare e consegnare l'ultima versione del Siero dello Scorpione? Con una ventiquattrore in mano, cerca di farsi strada tra le orde di super-criminali che hanno appena cominciato ad affrontarsi.
Purtroppo, nonostante il caos appena divampato, non passa inosservata. Electro si sta rialzando dopo l'assalto di Murmur e la nota.
-Signora... ferma lì..! - la rincorre barcollante.
-Chi è? - si intromette Shocker, dopo aver fatto indietreggiare l'intero Sinistro Sindacato con una vibrazione ad ampio spettro.
-Non lo so, ma da come fugge deve avere un mucchio di soldi lì dentro...
-O qualcosa di ancora più prezioso - immagina Schultz - Ma non perdere tempo!
La donna mulatta si sfila i tacchi con la punta dei piedi e prende a correre più velocemente, ma un arco elettrico la blocca prima che possa raggiungere l'uscita.
Si immagina già fulminata. Morta, prima di poter scoprire se l'eredità di suo padre potrà vivere ancora. Senza pensarci troppo, apre la valigetta, prende la pistola iniettrice, caricata già con un liquido verdognolo, e se la conficca nella coscia.
-Ca**o, cos'è, OCM?! - si allarma Dillon.
-Electro!!! Che c***o fai?! - gli urla contro l'Avvoltoio, a qualche falcata di distanza.
-Arrivo..!
Prima di girarsi e andarsene, il criminale si premura di emanare un blando campo elettrico che fa contorcere e immobilizzare, senza uccidere, la sconosciuta.
Non sa che quella scossa non ha fatto altro che catalizzare e accelerare l'inevitabile trasformazione.

L'Uomo Ragno, con Catalyst caricata sulle spalle, arriva sul tetto del Lusty Leopard e trova una sospetta voragine.
-A quanto pare qualcuno è arrivato prima di noi..? - medita ad alta voce.
-Quicksand è qui... è dappertutto... - conferma Maureen, a occhi chiusi per una maggiore concentrazione.
La strana coppia scende lungo un filo di ragnatela. Attraverso la porta che dà dalla saletta sul locale si vede chiaramente uno scontro di proporzioni epiche in atto. Escludendo la battaglia del tempio di Omm, Peter Parker non vedeva un tale assembramento di super-criminali da tempo immemore.

-Ehm... valgono ancora le regole d'ingaggio? - chiede provocatoriamente Catalyst, scendendo dalla sua schiena.
-Non ingaggiare nessun corpo a corpo, ovviamente! Vedi di fare uno dei tuoi trucchi... tipo trasformare l'azoto in gas soporifero o lacrimogeno o esilarante... oh, sarebbe divertente il gas esilarante,
o anche solo l'elio... Octopus che parla come uno dei Chipmunks---
-Uomo Ragno! - lo richiama Catalyst.
-Ok, scusa, fa un po' tu, basta che stai a distanza di sicurezza e che non fai fuori anche me nella confusione! A dopo!
L'arrampicamuri balza in avanti come un felino e fa il suo ingresso trionfale nella bolgia.
La sua apparizione suscita una reazione più inquietante del previsto: gli scontri si sospendono; i corpi si congelano nel tempo, come statue, tranne per le teste di tutti i villains, che si voltano all'unisono in sua direzione. Del resto, per (quasi) tutti l'Uomo Ragno rappresenta la propria nemesi, il proprio peggior incubo.
Peter non si sentiva così osservato dalla prima lezione tenuta all'ESU.
-Buonaseeeera... - saluta in modo comico, accompagnando le parole con la mano.

Al confine tra Manhattan e il Bronx
-Dai, Stewie, sappiamo che ti piace...
-Ti piace più davanti o da dietro, frocetto?
La scena è triste. Due quindicenni ben piazzati si avvicinano minacciosi a un loro compagno di scuola. Provocatoriamente, si scrollano il cavallo dei pantaloni, mentre con il loro atteggiamento fanno indietreggiare il loro bersaglio.
-Lasciatemi in pace...- sono le parole esalate da Stewie, spalmato contro il muro. Si guarda intorno con la coda dell'occhio, ma la stradina è deserta.
-Vai di fretta? Hai appuntamento con qualche tuo amichetto? - insiste uno dei due compagni.
-Mia madre mi starà aspettando...- Nella sua mente, suonava come una velata minaccia.
Uno schiaffo improvviso gli fa voltare la testa di oltre novanta gradi.
-Quella troia aspetterà ancora un bel po', allora. Io sono troppo curioso di capire quanti ne prendi alla volta.
Uno dei due lo tiene fermo e gli divarica mascella e mandibola con le mani, l'altro prende una lattina e tenta di ficcargliela in bocca, nonostante i mugugni di Stewie.
Un'esplosione coglie tutti alle spalle.
-Ma che ca---?!?! - sbraitano i bulli, cercando intorno la causa del rumore e del fumo. Solo guardando in alto si rendono conto che c'è una creatura vestita da mostro e che è sospesa nel vuoto su un aliante meccanico.
Senza dire altro, i due ragazzi scappano via. Un'altra bomba-zucca esplode alle loro spalle e li fa incespicare, ma ben presto scompaiono all'orizzonte.
Goblin scende al livello del terreno, prende Stewie per la collottola e lo guarda negli occhi:
-Per questa volta c'ero io a salvarti il culo, ragazzino... la prossima volta devi imparare a difenderti da solo. Non andrai da nessuna parte nella vita se non reagisci agli affronti. Rispondi ai bulli con il loro stesso linguaggio!
Lo studentello ricambia lo sguardo terrorizzato, se possibile più terrorizzato che prima dell'arrivo del vigilante.
Per sua fortuna il Folletto viene distratto dall'ipnotico rumore di una serie di sirene che, al netto dell'effetto Doppler, si dirigono tutte nella stessa direzione.
-Sembra che ci sia dell'altro lavoro da fare...
Con una risata, l'antieroe balza sul proprio aliante, levita per qualche metro e sfreccia via, senza guardarsi indietro. E senza notare i pantaloni bagnati e sporchi dell'adolescente che ha cercato di aiutare.

 

The Lusty Leopard

-Ignorate l'arrampicamuri, per ora - ordina il Dottor Octopus - Ce ne disfaremo dopo.
-Vale lo stesso per voi - gli fa eco, a malincuore, il Coordinatore, parlando al Sinistro Sindacato - Sarà il premio per la squadra vincente!
-Ehi, così non vale, preferisco gli insulti all'indifferenza!- prova a sdrammatizzare l'Uomo Ragno.
Con un colpo d'occhio, cerca di capire su che fronte battersi. I Sinistri Sei sono ordinaria amministrazione, per certi versi, compresi gli ex membri come Hydro-Man. Il Coordinatore è
un'incognita. Si sorprende alla vista del Ragno di Sangue, che pensava si fosse costituito - "A meno che non sia un emulo. Un emulo di un emulo, sarebbe molto triste", commenta tra sé. Non ha idea di chi sia la donna bardata in pelle e di cui ignora il nome di battaglia.
Dopo l'ultima batosta, pensa di avere in tasca qualche trucchetto per liberarsi di Quicksand e di Shocker, che considera pure tra i più pericolosi del consesso, per i loro poteri su larga scala.

-Ero già annoiato l'ultima volta... ma in effetti volevo una rivincita da voi, ragazzi! - si lancia contro di loro, impegnati contro Ragno di Sangue e Murmur.

-Iniziamo a fare sul serio - si schiocca le dita Electro. Si concentra e dalle sue mani parte una scarica di fulmini che centra in pieno Morris Bench. Le sue urla di dolore impediscono a tutti gli altri di concentrarsi e continuare a combattere, eppure nessuno alza un dito contro quello sfoggio di potere. Solo le menti più brillanti, come Otto e Peter, intuiscono che cosa sta accadendo: le molecole d'acqua di Hydro-Man si stanno dissolvendo per elettrolisi.
-Bravo, Max, così - commenta il Dottor Octopus.
-Fermati! Lo ucciderai! - lo avverte l'Uomo Ragno, inascoltato. Nel giro di qualche altro secondo, Hydro-Man si trasforma in vapore, e in altrettanti istanti anche il vapore si dissolve nel nulla.
Un secondo di silenzio accompagna la scomparsa, di qualsiasi natura sia, dell'uomo-acqua.
Un ruggito di Lizard rompe quello stato di cose e suona come un nuovo grido di guerra. Innervosito dall'elettricità nell'aria, dal puzzo di ozono appena generatosi, l'uomo-lucertola perde ogni inibizione e si avventa contro il bersaglio più vicino.
Nicholas Powell...Chance. La cui fortuna sembra essere finita.
Azzannato alla collottola, il suo primo istinto è volare via. La lucertola pesa un paio di quintali e la sua armatura non ce la fa a sollevarlo. Porta le braccia dietro la schiena  e fa partire una coppia di raggi concussivi: è il colpo di grazia per se stesso. Lizard si stacca violentemente da lui con brandelli del suo collo tra le fauci.
Con le vertebre cervicali esposte e divelte, il mercenario si accascia e genera un lago di sangue.
La pelle dell'Uomo Ragno e di
Catalyst si accappona.
E non c'è nemmeno il tempo di fermarsi un attimo a piangerlo.
-Chance ha perso la sua ultima scommessa- commenta il suo capo, gelido -e noi stiamo perdendo troppi uomini!
-Arrivano rinforzi - si annuncia la dottoressa Stilwell, la cui pelle caramellata è ricoperta da un'ancor più scura sostanza chitinosa.
-Oh, cielo, e questa adesso chi è? - si porta una mano alla testa l'Uomo Ragno, stordito dalla girandola degli eventi. Ormai conosce così tanti supereroi e supercriminali che non è più tanto facile coglierlo di sorpresa.
-Vi presento il nuovo Scorpione! - annuncia il Coordinatore, a tratti eccitato dalla sorpresa.
-Scorpia..? - osa correggerlo Shocker.
-No... Scorpione!!! - risponde in preda alla collera la Stilwell, rifilando a Schultz un destro che lo scaraventa agli antipodi del locale.

 

In quel momento, Maureen Goodwin decide di trasgredire alle regole.
La situazione sta degenerando. E' nascosta in ciò che rimane della saletta privata del Coordinatore, ad assistere impotente a scontri all'ultimo sangue, che hanno portato già a due morti. Si fida dell'Uomo Ragno, è in giro da quanto?, una dozzina d'anni?, ma è in netta inferiorità numerica.
Ha provato ad aiutarlo con discrezione, come gli aveva suggerito. Ha
provato a modificare l'atmosfera, ma a quanto pare il suo potere agisce solo a brevissima distanza - gli inconvenienti di lavorare con il corto raggio della forza nucleare forte. Il risultato? Ha dovuto nascondersi meglio per non far sentire le proprie risate inconsulte, o per non cadere addormentata o svenuta, per i gas che ha tentato di generare intorno a sé.
Deve approfittare dello smarrimento portato dalle morti e dall'arrivo dello Scorpione.
Deve osare di più.
Fa un respiro profondo, trova il suo obiettivo, prende la carica e scatta come un centometrista. L'Avvoltoio sta per rispiccare il volo, quando nella mischia la ragazza lo afferra per le spalle e, con un pensiero cosciente, trasmuta il materiale di cui è fatto il suo esoscheletro in piombo puro.

L’effetto è temporaneo, anche se Maureen non sa ancora se si tratti di una limitazione intrinseca dei suoi poteri o se è solo una questione di concentrazione, ma la cosa ha poca importanza per Toomes.

-Ma cosa..?! - si curva Toomes, il cui vecchio corpo regge a malapena il peso di un'armatura siffatta.
-Chi sei!? Che vuoi?!- domanda il sempre curioso Electro.
-Sono... sono Catalyst! - si presenta con tutta la sicurezza con cui è capace. Davvero poca, visto che dopo lo sprint iniziale, adesso si rende conto di essere nel bel mezzo di alcuni dei criminali più pericolosi dello Stato.
-Vattene!!! - le intima l'Uomo Ragno, che sotto la maschera sgrana gli occhi per la paura. Con un salto arriva di fronte all'Avvoltoio e con il più debole dei suoi pugni lo fa rovinare sul pavimento, senza possibilità di rialzarsi. Qualunque cosa abbia fatto la sua sidekick, ha funzionato senza fare del male a nessuno, e conta sul fatto che i suoi compagni di banda non abbiano il tempo di aiutarlo a riprendersi.
Il senso di ragno non riesce ad avvertirlo in tempo: davanti ai suoi occhi, Maureen viene spazzata via da una salva di vibrazioni che intorbidisce persino l'aria e che la fa sbattere contro Murmur.
-Catalyst! - cerca di avvicinarsi il suo mentore, per accertarsi delle sue condizioni. Una scarica sonica dell'ex Shriek gli taglia la strada.
"Questo potere mi è familiare" fa mente locale l'arrampicamuri, ma non gli è concesso abbastanza tempo per fare il giusto collegamento. Il colpo non era diretto a lui, ma a Shocker, che risponde prontamente.
E il suono è una vibrazione.
Quando i due flussi di energia si scontrano, l'effetto è dirompente: si sprigiona un'onda d'urto orizzontale che manda a gambe all'aria tutti i contendenti ancora in piedi e stordisce i loro timpani.

L'effetto ha il merito di far riprendere fiato, mischiare le carte della battaglia ed, eventualmente, ribaltarne le sorti.
-Catalyst...ci sei? Ti prego, dimmi che----
-Ci sono, ci sono... - si riprende la ragazza. Le duole dappertutto ma cerca di non darlo a vedere mentre si rialza. Non sa che molte sue ossa hanno subito microfratture.
Testa-di-tela ha un conto in sospeso con Shocker e quest'ultima sortita alza la posta in gioco. Non ha la possibilità di togliersi i sassolini dalla scarpa perché Quicksand sta arrivando come una tempesta su di loro.
-Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?

Il Dottor Octopus non potrebbe essere più fiero. Non era certo di poter contare ancora sui Sinistri Sei... molti di loro non sono riusciti a combinare molto durante la sua assenza, senza il suo genio a guidarli... ma la loro presenza si sta dimostrando fondamentale.

Octopus è rimasto in disparte, ad osservare lo scontro con occhio clinico e distaccato. Ma quando si accorge che il Coordinatore sta battendo in ritirata, il suo cuore inizia a sobbalzare. Ci sono emozioni che la vita di laboratorio non può dargli, come il terrore di un nemico alla sua mercé.

Uno dei suoi tentacoli avvolge il Coordinatore, mentre un altro riduce in poltiglia la sua pistola.

-Credevi forse che mi sarei lasciato sfuggire una pedina importante come te? – chiede il dottore.

-Certo che sì; non pensi abbastanza in grande – controbatte il Coordinatore, che tenta di liberarsi con tutte le proprie forze... fallendo miseramente.

-Sei tu che pensi ancora come un uomo, Coordinatore, mentre io sono diventato molto di più.

Un terzo tentacolo afferra la testa del Coordinatore, ruotandola violentemente di 180 gradi.

Il Dottor Octopus lascia cadere a terra il suo cadavere; ma con sua sorpresa, il Coordinatore si rimette in piedi ed il suo corpo cambia rapidamente forma.

-Che cosa ti fa pensare che sia un uomo?

Ora ha davanti una donna dalla pelle completamente bianca, che ruota la testa fino alla posizione naturale. Ci sono poche cose che possono innervosire il Dottor Octopus, ma una faccia senza volto è una di quelle. Uno dei suoi tentacoli spinge la donna contro il muro più vicino, con abbastanza forza da spezzarne la clavicola. Ma la Camaleonte non ne è ferita: il suo corpo è troppo malleabile.

-Tu non sei Smerdyakov – specula Octavius.

-Forse. Sono quello che voglio essere; non è così per tutti noi?

-Dov’è il Coordinatore, donna?

-A miglia di distanza. O forse è dietro le tue spalle. Comunque sia, è sempre un passo avanti a te.

-Il tuo capo è scaltro, devo riconoscerlo. Ma non si vince una guerra senza un esercito – controbatte il Dottor Octopus, scagliando la Camaleonte dall’altro lato della stanza.

 

L'efferatezza del destino di Chance ha turbato non poco Frances Barrison. Le ha riportato alla mente i tempi della sua relazione con Carnage, da un lato; dall'altro, ha provato pena sia per la vittima sia per il carnefice. Curt Connors è stato per settimane ospite del Ravencroft Institute. Non aveva avuto significativi miglioramenti, ma nessuno aveva voglia di mollare. Potrà mai tornare indietro dopo quello che è successo? Lei decide perlomeno di arginare i danni, adesso, e usare i suoi poteri empatici. I suoni che emette possono colpire, stordire o suscitare emozioni. Con Lizard, nel suo attuale stato, deve usare il bastone e la carota. Stordirlo, per non essere travolta dalla sua furia animale, e blandirlo con le sue onde sonore empatiche.
Non che sia facile portare avanti certi discorsi, quando intorno a te regna sovrana la violenza.
Il nuovo Scorpione è un'altra furia animale. La sua pelle coriacea sembra farsi scivolare tutto addosso, dalle vibrazioni di Shocker alle scosse di Electro. Ed è forte come un mulo, cosa che ai suoi due avversari manca. Prendono ispirazione dal "metodo Testa-di-tela" per guadagnare un vantaggio.
Distrarre e provocare.
-Per essere uno Scorpione, ti manca decisamente la coda!
-Dietro tutta quella scorza, mi sembri una gnocca interessante... peccato!
Sì, peccato che il metodo riesca solo a farla infuriare di più. Un gancio e un uppercut di troppo le permettono di sbarazzarsi per qualche tempo dei due Sinistri e dedicarsi a spaccare altri sederi.

Per Catalyst, Quicksand rappresenta "il" nemico, con la N maiuscola. Una parte di sé le è grata perché ha innescato gli eventi che l'hanno resa una super-eroina, però è pur sempre la prima super-criminale (su uno e mezzo) con cui abbia avuto a che fare. L'imprinting è forte. Si era preparata a questo momento.
L'avversaria non ha la più pallida idea di chi ha a che fare, invece. Prova semplicemente ad avvolgerla in spire, ma la Goodwin ha già pronta una contromossa. Lungi dal volerla trasformare in altro, con il rischio di ucciderla, trasforma quanta più aria possibile in umidità, e sforza il suo potere al massimo per condensare tutta quell'acqua. Ottiene un buon risultato, perché Quicksand se ne impregna, perde fluidità, diventa più lenta e aggredibile. Arriva subito in soccorso l'Uomo Ragno per colpirla in pieno volto, ora che non è una massa informe, e per un po' la donna si affloscia su se stessa, come un castello investito dalla marea.
-Grazie! Provo a cristalizzarla? - si consulta la ragazza.
Peter non fa in tempo a risponderle. In uno scenario del genere, il Senso di Ragno è costantemente allertato, gli riesce difficilissimo discernere l'intensità e la provenienza dei pericoli. Ed evitare, per esempio, che la coda di Lizard - impegnato a respingere Murmur - la scaraventi via con una frustata micidiale.
Stavolta non riesce neanche a invocarne il nome. La raggiunge con un balzo, la scuote. Due dita sulla carotide lo rassicurano che il polso è presente e stabile.
-N-non riesco ad alzarmi...
E se avesse subito danni irreparabili alla spina dorsale?
-Sta' buona, ora ti porto in ospedale...
Si guarda intorno e capisce che non ne ha la possibilità.
Per un istante che sembra infinito, l'Uomo Ragno si ritrova dalla stessa parte della barricata del suo avversario latitante. Il Sinistro Sindacato è perlopiù fuori gioco: al suo fianco ci sono la misteriosa Murmur, il nuovo Scorpione e il Ragno di Sangue. Di fronte a loro, cinque dei Sinistri Sei, acciaccati ma ancora in grado di combattere.
-Chiedete al Coordinatore da parte mia... queste erano tutte le cartucce che aveva da sparare? - provoca Shocker.
-Time-out per far fuori l'aracnide? - prova a proporre il Dottor Octopus ai tre membri superstiti del gruppo avversario.
"Sì" è la risposta del Ragno di Sangue e dello Scorpione.
-No, grazie- è l'inaspettata, ma comprensibile, risposta di Murmur, che è mossa solo dal desiderio di vendetta contro i Sinistri Sei e ha anche qualche debito di coscienza verso il tessiragnatele. Il quale può contare solo su di lei, adesso.
Sette potenti supercriminali li circordano e si avventano su di loro.
Stavolta l'Uomo Ragno non scommetterebbe di uscirne vivo.


Shocker investe entrambi con una scarica di portata non evitabile, che esaurisce temporaneamente le riserve di energia del suo esoscheletro. Murmur viene messa temporaneamente fuori gioco da una scarica di Electro. Entrambi, poi, si avvicinano a uno stordito Uomo Ragno e gli assestano un pugno in pieno viso ciascuno.
Il tacito e spontaneo accordo tra gli aggressori permette a tutti loro di godersi il momento. Intorno al supereroe, si è formato un cerchio, dove ciascuno entra a turno, secondo il proprio istinto.
Un pugno di Quicksand, pesante come un maglio, carico della rabbia per gli ultimi recenti scontri a suo sfavore. Un colpo di coda di Lizard, che viene trattenuto dalle braccia del Dottor Octopus per evitare che si faccia prendere dalla foga.
Un calcio del Ragno di Sangue, in nome del dio-ragno che, nella sua testa impazzita, è stato oltraggiato e sconfitto dal suo prescelto. Un pugno dallo Scorpione, in preda agli effetti inebrianti del siero.
A questo punto, le gambe di Peter Parker cedono e si inginocchia, in preda alla tosse.
Ultimo ma non per importanza, si fa avanti Otto Octavius. Potrebbe facilmente spezzare il corpo del suo nemico giurato con i propri tentacoli ma, per quanto sofisticati siano, non possono rivaleggiare con le sensazioni degli arti naturali. Un calcio sulla milza e un calcio alla testa sembrano mettere del tutto fuori gioco l'Uomo Ragno, riverso sul pavimento, senza più lamentarsi per ogni percossa ricevuta.
E Catalyst ha assistito a tutto questo--- assiste allo scempio, impotente, e piange, perché non può fare niente per salvare il suo eroe.


CONTINUA!